• consigli per fotografare luoghi abbandonati

    5 consigli per fotografare luoghi abbandonati

    Anche se il fascino dei luoghi sperduti è molto alto, il motto degli esploratori urbani è fondamentale anche per ogni fotografo amatoriale: "Per nessuna foto vale la pena rischiare la vita e l’incolumità".

    Consiglio 1: trovare la location

    Foto luoghi abbandonati: binari del treno abbandonati.

    Fonte e autore: http://toni-wittmann.de – Questo file è concesso nella licenza creativa “Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported”.

    Foto originale qui

    Trovare un luogo adatto non è facile ma di centrale importanza, perché i posti più interessanti vengono tenuti nascosti (più che comprensibile, considerando l'impatto che il turismo potrebbe avere in questi luoghi). Tuttavia, esistono alcune community in cui è possibile scambiarsi consigli su location particolari con persone che amano questo tipo di fotografia. Anche chiedere direttamente a un fotografo può portare a scoprire luoghi altrimenti sconosciuti. Oltre ai consigli di altri esploratori urbani, esistono però anche altre fonti.

    Camminare in un ambiente già noto con gli occhi ben aperti e sperimentare nuove prospettive è sicuramente un buon inizio. In questo modo, si può trovare l'ispirazione anche dove all'inizio non si sarebbe mai immaginato. In molte città, ad esempio, ci sono impianti industriali abbandonati o vecchie case disabitate da tempo che possono diventare un ottimo soggetto fotografico.

    In posti sconosciuti, rivolgersi a persone del posto richiede più tempo, ma di solito dà più risultati. Le persone anziane, in particolare, hanno una conoscenza dei luoghi che non è possibile trovare sul web. Utilizzare le persone del posto come fonte richiede tatto e tempo, ma è una strategia che sicuramente ripaga. A volte queste persone possono anche aiutare a entrare in contatto con i proprietari dei luoghi che si intende fotografare.

    Alcuni fotografi utilizzano le cosiddette mappe di localizzazione, in cui i luoghi vengono taggati con le foto scattate in quei luoghi. Questa ricerca è meno utile se si vogliono trovare luoghi inesplorati, ma per i principianti è un buon modo per ottenere informazioni.

    Un’altra possibilità di utilizzare le mappe è offerta da Google Maps. Con questo servizio, è possibile individuare percorsi che non sono ancora stati scoperti. Street View offre inoltre la possibilità di avere una prima impressione delle condizioni in cui si trova un posto.

    Conosci il geocaching? Si tratta di un hobby che prevede una caccia al tesoro in luoghi tortuosi, banali o esotici. Il geocaching rivela molte località fotografiche o addirittura luoghi sperduti che vengono spesso utilizzati come nascondigli. Grazie a questa attività è quindi possibile scoprire luoghi perfetti per scatti fotografici unici.

    In ultimo, esistono fornitori che offrono la possibilità di visitare a pagamento luoghi abbandonati, ad esempio a Beelitz o a Wünsdorf nel Brandeburgo (Germania). Solo un numero limitato di persone può partecipare alle visite accompagnate e, a seconda del tour, ci si può anche muovere liberamente all'interno del sito. Molti urban explorer si rifiutano categoricamente di partecipare a questi tour, ritenendo che essi non rappresentino la filosofia dell’esplorazione urbana. Tuttavia, queste visite offrono l'opportunità di fotografare luoghi di storia contemporanea completamente abbandonati in modo del tutto legale.

    Foto di un palazzo abbandonato.

    Questo file è concesso nella licenza creativa “CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) - Donazione al Pubblico Dominio”.

    Foto originale qui

    Consiglio 2: l’atmosfera è fondamentale

    Foto luoghi abbandonati: panorama di case abbandonate.
    Fonte: Shaun Levick

    Una volta trovata la location giusta, bisogna cercare motivi interessanti non solo all’interno, ma anche in tutti gli ambienti circostanti (tenendo conto degli aspetti legati alla sicurezza). Una volta individuato il motivo che si intende fotografare, è necessario prendersi il tempo sufficiente per trovare una prospettiva adeguata. Osservare bene gli ambienti e percepire la magia del luogo aiuta a scattare foto ben riuscite.

    Le foto di luoghi sperduti trasmettono sempre uno stato d'animo o un'emozione precisa. Non si tratta quindi di fotografare la realtà in modo fedele, ma più che altro di trasmettere sensazioni particolari. Cambiare obiettivo e prospettiva può essere vantaggioso se non si riesce a catturare l'atmosfera desiderata dopo i primi scatti di prova. Ricorda che questo processo non è immediato e potrebbe richiedere diverse ore o anche giorni.

    Le inquadrature totali non sono sempre il modo più appropriato per catturare la magia di un luogo: prova diverse prospettive, angolazioni, visuali e dettagli del soggetto. L'obiettivo di questo tipo di fotografia è guidare l'osservatore attraverso l'immagine e fargli percepire il fascino del luogo.

    Consiglio 3: la scelta dell’obbiettivo

    Foto luoghi abbandonati: interno di un palazzo.

    Catturare un'intera stanza con la sua atmosfera e i suoi dettagli è una sfida per qualsiasi fotografo. Poco spazio e poca luce rendono difficile scattare in questi luoghi. In questo caso è adatta una fotocamera reflex con un obiettivo (super) grandangolare con una lunghezza focale di 10-20 mm, che offre il vantaggio di poter fotografare intere stanze a una distanza ridotta. Un altro vantaggio di questo tipo di obiettivi è la capacità di catturare una gamma più ampia di luminosità, indispensabile nei luoghi abbandonati, spesso bui. Questi obiettivi sono però impostati su una lunghezza focale molto corta e quindi non possono essere utilizzati in modo flessibile. Un altro svantaggio è l'ingrandimento degli oggetti vicini.

    Per rimanere flessibili, è opportuno portare sempre con sé un obiettivo normale da 17 a 55 mm, adatto anche per la maggior parte degli scatti di dettaglio.

    Suggerimento: per evitare di cambiare spesso le lenti, usane una all'andata e una al ritorno. In questo modo puoi riprendere i soggetti da diverse prospettive senza cambiare continuamente le lenti.

    Consiglio 4: la giusta illuminazione

    Fotografare luoghi abbandonati: la luce illumina l’interno di un palazzo.

    I luoghi abbandonati hanno un fascino particolare soprattutto al crepuscolo e grazie ai giochi di ombre. Nelle giornate di sole, ci sono tantissime ombre e la polvere luccica ai raggi del sole. Nelle ore del tardo pomeriggio, invece, le ombre sono più lunghe e la luce è più morbida. Il cielo nuvoloso fa apparire la luce degli ambienti interni molto ovattata e cupa. A seconda delle condizioni meteorologiche e dell'ora del giorno, le foto di uno stesso luogo possono trasmettere stati d’animo molto diversi. Occorre quindi consultare le previsioni del tempo e poi decidere se partire o meno.

    A causa delle condizioni di illuminazione spesso difficili, si consiglia di scattare da tre a sei serie di esposizioni per ogni motivo (comprese le sovra e sottoesposizioni). Questo è l'unico modo per catturare l'intera gamma dei diversi intervalli di luminosità.

    Per selezionare l'immagine adatta in una fase successiva dell'elaborazione o, se necessario, per convertire un HDR, le immagini devono essere congruenti. Questo si ottiene con un treppiede stabile, un bean bag o un altro supporto fisso per la fotocamera. Il treppiede evita anche la sfocatura delle immagini in caso di tempi di esposizione prolungati.

    Quando si utilizza un treppiede, lo stabilizzatore d'immagine deve essere disattivato. Questo, infatti, cercando di stabilizzare i movimenti inesistenti della fotocamera, dà come risultato un’immagine sfocata. Un telecomando o un autoscatto offrono la possibilità di ridurre ulteriormente la potenziale sfocatura causata da movimenti indesiderati.

    Consiglio 5: e luce sia!

    In luoghi particolarmente bui, un tempo di esposizione elevato e una grande apertura non sono sufficienti e il focus automatico non è in grado di mettere a fuoco il soggetto. I fotografi urbex esperti riescono a realizzare questi motivi anche in condizioni di scarsa illuminazione, servendosi di una torcia e di tempi di esposizione lunghi. Con questa tecnica è infatti possibile illuminare maggiormente le parti più importanti dell'immagine.


    Il flash incorporato viene usato raramente perché, quando viene usato il flash, l'obiettivo grandangolare proietta un'ombra nella metà superiore dell'immagine, rendendo l’area inferiore fortemente sovraesposta. Anche il flash esterno viene utilizzato raramente a causa della sua scarsa maneggevolezza.
     

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